Una testa selvatica Un inno d'amore ai libri e al potere della lettura. -Marie-Sabine Roger.


«Germain, lei sa a cosa servono realmente i dizionari?
Avrei risposto volentieri: A inzeppare il piede di un tavolo... ma ho detto:
«A capire le parole difficili».
«Anche, sì... ma non soltanto. Per prima cosa servono a viaggiare ».
«Immaginiamo che lei cerchi una parola, d'accordo? Una parola che lei trova 'difficile', per l'appunto»,
Non era difficile da immaginare, questo.
«Bene. Lei la trova e, accanto alla definizione, nota la lettera V, seguita da una o più parole. Quella V significa Vedi', ma potrebbe anche voler dire “Viaggio'. La costringerà a girare le pagine, a cercare nuovi nomi, aggettivi o verbi che, a loro volta, la spingeranno più lontano, all'inseguimento di altre parole...»
Di colpo, era tutta eccitata. I vecchi non si divertono come noi, vi assicuro.
Io dicevo: Be', sì, naturalmente, lo credo!, e mi guardavo i piedi.

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Conquistati dalla luna



Un piccolo passo per l'uomo, un grande balzo per l'umanità!


Bellissimo lavoro di Patrizia Caraveo, tra astrofisica, storia, fantasia, letteratura

Programmazione attività per la Rete “IL VELIERO PARLANTE – a.s. 2019/2020


Al termine della settimana della mostra e a seguito dei tanti confronti informali intercorsi tra dirigenti, docenti ed esperti, anche alla luce di importanti ricorrenze culturali, emergono le seguenti proposte che le scuole della rete potranno inserire nel curricolo per il prossimo anno scolastico.

Percorso KOINE’. Placetelling sul Salento

Veliero Parlante Anniversary. Storia della decima edizione


La decima edizione del Veliero Parlante ha registrato un bilancio di presenze molto positivo.  Tra le Manifatture Knos e il teatro Don Bosco si sono vissuti giorni intensi dall’11 al 18 maggio, di incontri fra le tante situazioni organizzate: tavole rotonde, maratone di lettura, incontri con gli scrittori, laboratori didattici, spettacoli musicali e premiazioni.
Ben 12.750 le presenze registrate di studenti, docenti e genitori. Poi ospiti e visitatori.
Eravamo tanti.
Sono state onde di incontri, tra sbuffi di curiosità e frangersi di meraviglia; onde di nuove idee condivise tra insegnanti, dirigenti, bambini e ragazzi delle tante scuole partecipanti.
E in questo viaggio ci ha guidato il pensiero lento e la riflessione.

Inchiostri

[omissis] Stiamo lavorando per il miglioramento continuo, che non contempla utopici abbattimenti e ricostruzioni, ma interventi di ristrutturazione e adeguamento; come dirigenti non possiamo pensare di armare interi eserciti (senza risorse economiche e senza reale Autonomia!) ma possiamo promuovere il cambiamento puntando su squadre scelte che fanno da apripista e pian piano, crescendo nei numeri e nell'entusiasmo, creano uno stile nuovo: modificano il contesto. Le nostre scuole, in rete dal 2008, elaborano itinerari progettuali volti a costruire ambienti di apprendimento ad alto potenziale motivazionale per favorire negli alunni la conquista del piacere di imparare. La tensione è quella di ricercare il superamento dell’acquisizione dei saperi tout court per favorire approcci fondati sul learning by doing, l’apprendere facendo, che permette l’interiorizzazione delle fasi di apprendimento e la conquista del metodo di studio.