Lascare segni che superano il tempo è privilegio degli eletti.
Dino Calì è un eletto.
.Siamo grati al destino che ci ha concesso di intrecciare le nostre giornate, i nostri pensieri e i nostri sogni con questo giovane artista che, seguendo un segno invisibile, è arrivato tra noi con il suo entusiasmo, la sua allegria e la sua immensa e preziosa umanità.
Insieme a lui abbiamo marcato i nostri Passi verso la legalità.
Li abbiamo tessuti e disegnati e raccontati con la vibrante emozione che pervade il nostro agire quotidiano, di uomini ed educatori.
Gli dobbiamo il riconoscimento per aver trasmesso ai ragazzi la cultura della scultura, per il bassorilievo di Paolo Borsellino a cui è dedicata la Sala Grande, per il gigantesco murales della scuola Rodari ma, soprattutto per il busto in bronzo di Giovanni Falcone al quale otto anni fa abbiamo dedicato il nostro Istituto, quale esempio di impegno e di coraggio.
Da quel 26 settembre del 2008 il lavorìo quotidiano della nostra scuola è accompagnato idealmente dallo sguardo di Giovanni Falcone che ci sorride benevolo e paziente.
Da oggi, 7 giugno 2016, Falcone sarà qui ad accoglierci e a ricordare a tutti che si può e si deve vivere nella correttezza e nella legalità.
Questo monumento è a memoria di un valoroso, ma non è solo omaggio e ricordo.
Noi sosteniamo la memoria operante, che non è commemorazione ma azione che gemma e prolifera in gesti concreti perché per non avere più eroi da piangere dobbiamo essere tutti eroi della normalità.
Noi –io e i miei docenti- ci sentiamo più forti quando pensiamo che il nostro esserci ha un senso, che da umili servitori dello Stato stiamo compiendo il gesto quotidiano per creare modelli di comportamento che orientino i nostri giovani ad un futuro di onestà e cittadinanza attiva.
Dino è uno di noi, uno del Comprensivo Falcone di Copertino.
A nome degli studenti, di tutto il personale scolastico, dei genitori e di tutta la cittadinanza di Copertino ho il privilegio di porgere al maestro Placido Calì il più sincero ringraziamento.
Copertino, 7 giugno 2016 Ornella Castellano