Credo che questa sia una bella storia.

bibliotenda
30 maggio 2012. Dopo la seconda scossa di questo terribile terremoto ho sentito il bisogno di far qualcosa di concreto per aiutare gli sconosciuti amici emiliani colpiti dalla sventura.
Avrei potuto inviare del denaro attraverso qualche associazione; anche mandare tanti sms al numero verde… invece ho telefonato all’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia Romagna e ho raccontato la volontà di far qualcosa per le scuole del modenese. La telefonata con la segreteria del Direttore Generale è stata breve ed efficace; mi hanno messa in contatto con la dott.ssa Silvia Menabue,  Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Modena alla quale ho chiesto di dirci cosa potevamo fare ed ho esposto l’idea della biblioteca, perché noi crediamo nei libri e con i libri lavoriamo e costruiamo.
L’idea le è piaciuta e da lì in poi sono arrivare una serie di telefonate: l’assessore provinciale, il responsabile del servizio biblioteche, il sindaco di Cavezzo, Stefano Draghetti fino a quella di Alberto Malagoli, il bibliotecario di Cavezzo che hanno confermato la bontà dell’idea.
Intanto io avevo scritto agli amici una lettera aperta, questa:
BIBLIOTENDA CAVEZZOLa Terra ha tremato. Ancora una volta.
Il dolore si confonde con la rabbia e la disperazione con la preoccupazione. Le nostre case sono solide e sicure; le nostre scuole sono aperte e tranquille. Era cosi anche a Modena, fino a qualche giorno fa. È toccato a loro, ma noi siamo con loro. Sono tante le emergenze da affrontare dopo un terremoto e tanto bene procede la macchina dei soccorsi, ma sappiamo bene che uno degli aspetti importanti da affrontare quando la Terra trema è quello della gestione dell’ansia e della paura.
Il nostro pensiero e il nostro agire è rivolto agli alunni delle scuole distrutte dal terremoto. Bambini, ragazzi, giovani che vivono con sgomento qualcosa a cui non si può essere preparati; non avere




nulla, più nulla, può far percepire di non avere più diritto a nulla; la paura si autoalimenta nel disagio e nella difficoltà di pianificare il domani.
Come aiutare? Cosa possiamo fare per essere solidali con chi vive la tragedia del terremoto? Pochi secondi cambiano completamente la vita, la prospettiva; aprono a solitudini profonde e tragici abbandoni. Non si può restare fermi. Così, abbiamo contattato le unità di crisi che operano nel modenese e ci siamo messi a disposizione: per i bambini, per i ragazzi: come i nostri alunni.
Così è nata l’idea della  Bibliotenda   una tenda-biblioteca  che sia rifugio per tutti coloro che hanno voglia di cercare in un libro un pensiero, una favola, un confronto ed un conforto. Per superare la paura e affrontare l’oggi per il nuovo domani.
Aiutaci a realizzare questo obiettivo. Stiamo preparando una tenda attrezzata con scaffali e piena di libri di narrativa per la scuola dell’infanzia, la primaria e le secondarie.
Siamo scuole e biblioteche che vogliono rendere concreta la solidarietà.
Il punto di raccolta dei libri è presso l’istituto Comprensivo “Giovanni Falcone” di Copertino, in Via Regina Isabella a Copertino (Le)
Appena pronti partiremo in pullman. Saremo a Cavezzo (MO) –zona segnalataci quale bisognosa di priorità dall’unità di crisi della Provincia di Modena con cui siamo in contatto- domenica 24 giugno: monteremo la bibliotenda, i tavoli, disporremo  i cuscini e riempiremo gli scaffali con i libri che abbiamo raccolto; ci intratterremo con qualche lettura animata per i bambini e poi, in punta di piedi verremo via.
Chiunque abbia la possibilità e la buona volontà può aderire alla cordata per la Bibliotenda.
Hanno riposto in tanti, scuole appartenenti alla nostra rete del Veliero Parlante, associazioni, singole persone interessate.
L’obiettivo era ambizioso; dovevamo acquistare una tenda robusta e comoda che potesse durare fino alla ristrutturazione dello stabile che accoglierà la nuova biblioteca di Cavezzo, arredarla e riempirla.
Così, mentre a scuola arrivavano donazioni di denaro e libri io cercavo il sistema per comprare una tenda e questo non si è rivelato un compito semplicissimo. Dopo aver cercato in rete e  chiesto qua e là senza successo, ho chiamato Alberto Malagoli e gli ho esposto il problema: è stato proprio lui che ci ha indicato una ditta specializzata che opera a Martano, in provincia di Lecce!!!
Così abbiamo scelto la nostra Bibliotenda; azzurra, grande (5m x 6m) e con le finestre. Abbiamo chiesto (e ottenuto) lo sconto possibile e poi abbiamo scelto gli arredi, tutti di legno semplice e caldo: 9 scaffali, 2 tavoli e 9 sedie. Le mie maestre si sono messe al lavoro per confezionare 30 cuscini e le ragazze dell’Ass. Kalika hanno realizzato un bel tappeto morbido e colorato.
Intanto avevo chiesto agli amici dell’Associazione AMBARABA’ di realizzare nel loro bellissimo laboratorio di pittura l’insegna della Bibliotenda.
Man mano che i giorni passavano ogni cosa sembrava proprio andare a posto; il sindaco di Carmiano ci ha messo a disposizione un pullman GT, col quale trasportare libri, arredi e volontari.
Con una decisione che adesso posso definire saggia, ho fatto recapitare la tenda a Cavezzo qualche giorno prima del nostro arrivo; infatti Alberto Malagoli ci ha poi raccontato che c’è stato un gran lavoro da parte degli addetti comunali per piantare la grande tenda e per realizzare il pavimento di legno.
Così, reclutati i 30 volontari, sabato 23 giugno alle 20.00 siamo partiti dal Comprensivo Falcone di Copertino, la nostra scuola. Nel pullman abbiamo voluto caricare anche un po’ di sapori e profumi di Puglia: i nostri dolci più tipici -i pasticciotti, l’olio ed  il vino sincero della Cantina Vecchia Torre di Leverano, le orecchiette fatte a mano e un grande bell’albero di ulivo da piantare vicino alla Bibliotenda.
A Foggia abbiamo trovato ad attenderci Milena Tancredi dell’AIB Puglia, amica cara, che ha portato i bei libri di Nati per leggere, e via… tutta la notte in viaggio!
Il resto ha ancora il sapore del sogno; siamo arrivati alle 8 e 30 a Cavezzo e da lì in poi è stato tutto un lavorio festoso e perfetto. La squadra maschile al montaggio degli scaffali, il laboratorio per la costruzione delle scatole da usare come separatori e poi la selezione di tutti i libri che abbiamo ordinato per tipologia. Un minuto prima delle 12.00 l’insegna della Bibliotenda era a posto!
Il resto è stato emozione e gioia condivisa con gli Assessori comunali, provinciali e regionali che sono venuti a salutarci e i responsabili nazionali e locali di AIB.
Sul morbido tappeto, tra libri e cuscini, abbiamo posato anche  una Pigotta, simbolo dell’Unicef, e una bambina –la prima a fruire della Bibliotenda, ci ha compensato di ogni fatica.
Così è andata; infine i saluti e la promessa di tornare a Cavezzo con i ragazzi di Copertino appena la nuova biblioteca comunale sarà pronta, per suggellare un patto di amicizia a 910 Km di distanza.
Grazie a tutti

Ornella Castellano


TG canale 5

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