Parlami ancora
Di quelle acque che ti portarono
lontano.
Di quel mare
di lacrime e paura.
Costretto a guardare
oltre il quieto tramonto salentino
che inseguivi un perché
e bruciavi i tuoi anni teneri
in trastulli di mitraglie
e assurdità di false vittorie.
Di genti diverse mi parlavi
di suoi
colori.
Vedevo nella tua voce
l'eco del terrore sul cargo
che recava il sogno
della pace.
Infine.
Riposi ora
più di prima?
Donandomi il dolce piacere
del narrare
di lavorar parole...
ti piango nonno
e mi consolo ascoltandomi
cantar
di quelle acque.